Ragione e fede: un rapporto fecondo (Tommaso d'Aquino)
“Noi vediamo che alcune cose, le quali sono prive di conoscenza, cioè i corpi fisici, agiscono per un fine […] Ora, ciò che è privo di intelligenza non tende al fine se non perché è diretto da un essere conoscitivo e intelligente, come la freccia dall’arciere.
Vi è dunque un qualche essere intelligente dal quale tutte le cose sono ordinate a un fine. E questo essere chiamiamo Dio”
(Tommaso d’Aquino, La somma teologica, I, quest. 2, art. 31)
La fede è ragionevole, non ha nulla di assurdo: lo ribadisce con autorevolezza, parecchi secoli dopo Agostino (siamo nel XIII secolo), un altro grande filosofo cristiano, Tommaso d’Aquino.
di Piero Carelli